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2 months ago |
wired.it | Alessandro Patella
A un anno dai giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 è scattata la corsa degli sportivi per assicurarsi i biglietti utili ad assistere dal vivo alle gare. La vendita dei tagliandi seguirà un piano di distribuzione articolato in più fasi, con una vendita prioritaria iniziale, seguita da quella libera per le Olimpiadi e per le Paralimpiadi, che si disputeranno poche settimane dopo. Ma come funzionerà, nel dettaglio?
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2 months ago |
wired.it | Alessandro Patella
Nel logo il simbolo del bitcoin e Strategy come nuovo nome. Microstrategy pensa sempre più in grande e manifesta le sue intenzioni già dal brand. La società americana di software, diventata dal 2020 in poi una cassaforte mondiale dei bitcoin, ha infatti depennato dalla propria nomenclatura aziendale il prefisso micro ed è diventata Strategy, aggiungendo anche il simbolo della valuta digitale al proprio logo.
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2 months ago |
wired.it | Alessandro Patella
Microstrategy pensa sempre più in grande e manifesta le sue intenzioni già dal nome. La società americana di software, diventata dal 2020 in poi una vera e propria cassaforte mondiale dei bitcoin, ha infatti depennato dalla propria nomenclatura aziendale il prefisso micro ed è diventata Strategy, aggiungendo anche il simbolo della valuta digitale al proprio logo. Proprio il bitcoin è oramai diventato la principale fonte di guadagno per l’azienda fondata da Micheal J.
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2 months ago |
wired.it | Alessandro Patella
I numeri sui finanziamenti attratti dalla startup europee di intelligenza artificiale mostrano come l'interesse sia in crescita anche nel Vecchio Continente. In particolare, le aziende europee del comparto hanno rappresentato circa il 20% di tutti i finanziamenti venture capital raccolti, totalizzando circa 8 miliardi di dollari. I dati sono del French AI Report 2024 pubblicato da Chausson Partners, Galion.exe e Revaia.
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2 months ago |
wired.it | Alessandro Patella
Google e antitrust, la relazione potrebbe diventare problematica anche in Cina. Il casus belli è il botta e risposta tra Trump e Pechino. Ai dazi imposti del presidente degli Stati Uniti a inizio febbraio, il governo della Repubblica popolare ha, infatti, immediatamente risposto colpendo alcune big a stelle e strisce. Nel dettaglio, all’entrata in vigore delle tariffe del 10% sull’importazione di tutto il made in China è seguito a stretto giro l’annuncio di un’indagine antitrust su Google.
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