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  • 2 weeks ago | amica.it | Antonio Mancinelli

    “Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura”. Lo diceva Meryl Streep, alias Miranda Priestly ne Il diavolo veste Prada , rispondendo in modo sarcastico e spietato all’ennesima proposta di un servizio fotografico con abiti a fantasia botanica per il suo über magazine Runway. La frase, detta con il disincanto di chi ha visto passare più petali che stagioni, è diventata un mantra contro la noia di fantasie a senso unico, ripetute in tessili ere geologiche. Ogni anno, eccoli lì.

  • 3 weeks ago | vogue.it | Antonio Mancinelli

    Rural Punk ovvero come si fa la rivoluzione partendo da un campo e qualche gallinaLucio Corsi è apparso a Sanremo come un folletto punk sbucato da un bosco stregato, con spalline imbottite di sacchetti di patatine e un’aria da creatura mitologica che si è persa per sbaglio tra le luci della ribalta. Nessuno stylist, nessun guru della moda a dirigere l’orchestra: solo un’estetica do it yourself perfetta nella sua sfrontata e tenera anarchia.

  • 3 weeks ago | ilfoglio.it | Antonio Mancinelli

    Matteo Marzotto (foto LaPresse) “Non ho mai creduto alla storiella dell’Italia dove esiste una cultura spontanea del saper fare: dietro ci sono sacrifici e voglia di coniugare l’artigianato alla tecnologia più avanzata", dice il presidente di Minerva Hub, costellazione di eccellenze industriali che producono finiture di lusso per i grandi marchi Aspettiamo Matteo Marzotto fuori dal Clubino (“andiamo nel mio ufficio, dentro non è possibile parlare di lavoro, sa come sono questi circoli”), con...

  • 3 weeks ago | amica.it | Antonio Mancinelli

    Esercizi di immaginazione: sono gli Anni 80, lavorate nella finanza e state discutendo con il vicepresidente tramite un Motorola DynaTac 8000x. Vi guardate allo specchio: che cosa indossate? Forse qualcosa di molto simile a ciò che Anthony Vaccarello per Saint Laurent ha mandato in passerella per la primavera/estate 2025.

  • 1 month ago | amica.it | Antonio Mancinelli

    Volete leggere una storia? Spoiler: ha un lieto fine. C’era una volta un bambino: timido e tenero, impertinente e ingenuo, nato nel 1952 ad Arcueil, poco fuori Parigi. Jean Paul Gaultier era figlio unico di padre contabile e madre cassiera, nulla lo predisponeva a entrare nell’ambitissimo circolo degli stilisti che contano.