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  • 1 week ago | screenworld.it | Emanuele Rauco

    Nel suo videoclip più famoso, Er Piotta faceva pronunciare a Valerio Mastandrea una frase rimasta negli annali della coatteria romanesca: “I tre capisaldi: la femmina, il denaro… e la mortazza” (che immagino sia noto a tutti essere il nome capitolino della mortadella). Per gli amanti del Cinema Circus, per coloro che credono nel potere acrobatico dei corpi e delle macchine da presa, i tre capisaldi sono Buster Keaton, Jackie Chan (ne parleremo a breve) e Tom Cruise.

  • 2 weeks ago | ilsussidiario.net | Emanuele Rauco

    Per quanto i suoi film possono sembrare simili a parecchie opere che trattano temi e soprattutto ambienti analoghi, nessuno li fa come Andrea Arnold, regista britannica che nell’arco di un ventennio ha saputo ritagliarsi un posto importante dentro il cinema arthouse e indipendente europeo e mondiale, raccontando storie di ragazzi emarginati in contesti sottoproletari con un tocco narrativo, visivo ed emotivo unici.

  • 3 weeks ago | ilsussidiario.net | Emanuele Rauco

    Il significato di quell’asterisco alla fine del titolo è stato rivelato pochi giorni dopo l’uscita e non c’entra con la correttezza politica del linguaggio: è come il rimando di una nota a margine (a margine, come gli eroi che racconta) che dice che Thunderbolts* è *I nuovi Avengers.

  • 1 month ago | ilsussidiario.net | Emanuele Rauco

    Tra i registi statunitensi che più si sono rigenerati durante e dopo la pandemia, sviluppando metodi produttivi e distributivi sostenibili, diversificando i prodotti e riflettendo sulle innovazioni tecnologiche, Steven Soderbergh gioca sempre tra flusso mainstream e indipendenza estetica, generi e sperimentazione. L’ultimo parto della sua vivace creatività è Black Bag – Doppio gioco, un chiaro esempio di questa sua bifrontalità.