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2 days ago |
bici.pro | Enzo Vicennati
Com’è stato il ritorno a casa dopo la Gand? Borgo sorride, ricorda e racconta. «Abbiamo passato la notte all’hotel dell’aeroporto, perché avevo il volo il giorno dopo. E’ stata una notte… Diciamo che ho dormito sì e no un paio d’ore. Era impossibile prendere sonno, era una sensazione che non avevo mai provato fino ad ora. Pian piano mi rendevo conto di quello che avevo fatto e tutt’oggi ci penso. Poi l’accoglienza a casa sicuramente è stata bella, con i tifosi che mi supportano da sempre…».
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2 days ago |
bici.pro | Enzo Vicennati
Cosa c’è in quell’urlo che lo scuote fino a farlo tremare? Quando Edoardo Zambanini taglia il traguardo di Matera e si accorge di non avercela fatta a passare Pedersen, sente come un terremoto dentro. Gli altri soffiano via quel refolo di vita che gli è rimasto, lui ruggisce contro il vento. C’è il rammarico per essere stato toccato al momento di partire. C’è che se avesse potuto sprintare al centro e non sulle transenne, magari si sarebbe lanciato meglio.
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3 days ago |
bici.pro | Enzo Vicennati
In questi giorni Paolo Sangalli è a casa e morde il freno. Da lunedì sarà al Giro d’Italia, il suo primo Giro d’Italia, sull’ammiraglia della Lidl-Trek e a sentirlo parlarne si coglie l’emozione del debutto. Potrebbe sembrare singolare per un tecnico che ha guidato la nazionale per quattro Olimpiadi e quindici mondiali, ma il Giro è speciale e tutto nelle sue parole lo lascia trasparire.
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3 days ago |
bici.pro | Enzo Vicennati
DURAZZO (Albania) – Seduto sui gradini del pullman a un’ora dalla partenza del Giro d’Italia, Filippo Fiorelli si è prestato a raccontarci un aspetto della sua dotazione tecnica: il plantare. Il tema è spesso sottovalutato. Del piede si parla poco, ma chiunque sia stato in bicicletta per più di sei ore, sa che il mal di piedi è uno dei peggiori. E se il sollievo nel togliere gli scarpini è una bella sensazione, evidentemente c’è un problema che andrebbe affrontato.
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4 days ago |
bici.pro | Enzo Vicennati
Dopo cinque giorni in Albania, il Giro torna in Italia e finalmente il popolo del ciclismo potrà riabbracciare i campioni e vederli sulle sue strade. In qualche modo si tratta di un ritorno a casa che però non deve, a nostro avviso, screditare la partenza appena vissuta. Nei giorni albanesi ne abbiamo viste, vissute e sentite di ogni forma e colore. La nota comune è che la gente non sembrasse troppo informata.
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