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1 month ago |
nuso.org | Pablo Stefanoni |Côme Bastin |Natasha Hakimi Zapata |Francesca De Benedetti
Desde noviembre de 2024, Serbia está experimentando una ola de protestas de una magnitud sin precedentes. Desde el trágico accidente del 1 de noviembre en la estación de tren de Novi Sad, en el que se derrumbó el techo y murieron 15 personas, decenas de miles de serbios se reúnen en silencio todos los días a las 11:52, la hora de la tragedia, en homenaje a las víctimas.
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Jan 16, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
Solo 131 deputati hanno votato per sfiduciare il governo francese; ne sarebbero serviti almeno 288. Per numeri, sarebbe bastata l’estrema destra di Marine Le Pen a salvare Bayrou dalla caduta, ma si sono aggiunti i socialisti, a salvargli anche l’anima.
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Jan 15, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
Trasferendo il detto «debole coi forti e forte coi deboli», nelle ultime settimane la presidente di Commissione europea Ursula von der Leyen si sta mostrando «accondiscendente con Washington e accentratrice con Bruxelles».
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Jan 14, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
«Noi la sfiduceremo», tuona Mathilde Panot a nome della France insoumise, ricordando al primo ministro che in settimana incombe l’appuntamento con la mozione di censura. Lo sa bene François Bayrou, che ha appena pronunciato il suo discorso di politica generale e sa di convivere con la prospettiva di caduta.
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Jan 13, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
A quanto apprende Domani da fonti interne, è prevista per domattina l’elezione di Mateusz Morawiecki a presidente del partito dei Conservatori europei. La data è strategica: serve all’ex premier polacco per arrivare già incoronato all’inaugurazione di Donald Trump a presidente Usa, prevista per il 20 gennaio.
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Jan 12, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
Donald Trump è già stato eletto e si prepara a diventare commander in chief, comandante in capo. Eppure davanti alla California che brucia lancia attacchi come se fosse ancora in campagna elettorale e – quel che è più grave – fa il disinformatore in chief: mentre gli altri stati (compreso il Canada che lui minaccia di annettere) spediscono vigili del fuoco e aiuti, Trump inventa teorie sui pesci e attacca i democratici.
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Jan 11, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
«Anche dall’America determinate forze lavorano in modo mirato a distruggere le nostre istituzioni democratiche occidentali». Mentre Bruxelles è rimasta senza voce, da Berlino un cancelliere ormai debolissimo pronuncia qualche parola a suo modo dura contro la futura amministrazione statunitense di Donald Trump. Lo fa dopo giorni di inviti a «mantenere la calma» e perlopiù in via indiretta – «nessun paese è il cortile di un altro» – ma comunque parla: è segno di situazione disperata.
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Jan 8, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
A volte i tempi sono tutto, o quasi. Con altre tempistiche, la decisione degli Stati Uniti di sanzionare un membro di un governo Ue – e non uno di poco conto ma l’uomo chiave di un premier e il perno del suo sistema – sarebbe stata considerata a tutti gli effetti epocale. Invece arriva solo a conclusione del mandato di Joe Biden, l’inserimento nella lista dei sanzionati di Antal Rogán, il potente ministro ungherese che controlla i servizi segreti.
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Jan 7, 2025 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
È stato proprio lui l’autore degli slogan più controversi pronunciati da Jörg Haider quando ancora la cooperazione tra il partito post nazista FPÖ e i Popolari (ÖVP) era agli esordi; ha scritto lui i più aspri comizi dell’estrema destra austriaca, decenni prima di arrivare lui stesso a negoziare un governo in Austria come si accinge a fare ora: per Herbert Kickl – che prima di guidare FPÖ e portarlo in cima ai consensi era anzitutto l’ideologo duro del partito – le parole sono importanti.
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Dec 27, 2024 |
editorialedomani.it | Francesca De Benedetti
Qual è il teatro e qual è la realtà? Nelle ultime ore sia il governo Fico che il presidente della Repubblica slovacco hanno avallato l’ipotesi – sposata giovedì pubblicamente da Vladimir Putin – che Bratislava ospiti negoziati di pace russo-ucraini. Il tema di per sé parrebbe serio; peccato che, stando a molti osservatori slovacchi, si tratti solo di un gran teatro a uso e consumo di giochi e interessi dei protagonisti.