
inviato a Roma
Articles
-
4 weeks ago |
laregione.ch | Roberto Scarcella |inviato a Roma
Non ha paura, Papa Leone XIV. Di esporsi e chiamare le cose con il loro nome, innanzitutto. “Mai più la guerra”, ha detto affacciandosi dalla Loggia centrale di San Pietro per il suo primo Regina Coeli (la preghiera dedicata alla Madonna che sostituisce l’Angelus nel periodo pasquale). Molti sostenevano, altri temevano, che a parole sarebbe stato meno diretto rispetto a Francesco, almeno con i potenti.
-
4 weeks ago |
laregione.ch | Roberto Scarcella |inviato a Roma
Robert Francis Prevost è il 267esimo Papa. Ma come è salito al soglio pontificio? Che segnali sta mandando? Ne abbiamo parlato con Andrea Gagliarducci, vaticanista di Ewtn, la più grande rete mediatica globale cattolica, presente in 140 Paesi. “Partiamo da alcune cose essenziali. La prima: l’abbiamo visto uscire sul balcone con questa mantellina rossa, la mozzetta, che è parte delle vesti papali sin dal tempo dell’impero. Il Papa non è bianco, ma bianco e rosso.
-
1 month ago |
laregione.ch | Roberto Scarcella |inviato a Roma
No, non è Francesco. Anche se lo è stato, per 69 anni e 236 giorni, Robert Francis Prevost. D’ora in poi, e per sempre, Leone XIV. Un nome che segna, se non una frattura, almeno una discontinuità con quello scelto da Bergoglio e da tutti gli altri papi che si sono succeduti dal Novecento in poi. Leone XIII fu infatti l’ultimo a essere eletto, il 20 febbraio 1878, nel XIX secolo. Cosa significherà, lo capiremo presto.
-
1 month ago |
laregione.ch | Roberto Scarcella |inviato a Roma
Fumata nera doveva essere e fumata nera è stata. Nessuno dei nomi scritti, bruciati nella stufa della Cappella Sistina e poi portati via dal vento è stato scritto per almeno 89 volte. Il numero che avrebbe portato all’elezione, al primo scrutinio, del nuovo Papa. Tutto come da previsione tranne l’orario. Il cielo sopra San Pietro si è colorato di fumo nero solamente alle 21, ben due ore dopo l’ora prevista. Resta da capire perché.
-
1 month ago |
laregione.ch | Roberto Scarcella |inviato a Roma
Chissà se l’uomo più potente del mondo, riconoscibilissimo al suo arrivo anche da lontano – con la sua chioma platinata e schiacciata sulla testa – ha capito, una volta sul sagrato di San Pietro, che l’uomo più potente del mondo era in realtà un altro, chiuso dentro una bara di legno in attesa del suo funerale. Papa Francesco c’era per tutti, parlava a tutti, e tutti, nel giorno dell’ultimo saluto, erano lì per lui. Un tutti non riducibile a una questione di numeri, di quantità.
Try JournoFinder For Free
Search and contact over 1M+ journalist profiles, browse 100M+ articles, and unlock powerful PR tools.
Start Your 7-Day Free Trial →