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Jan 28, 2025 |
repubblica.it | Maurizio Fiorino
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Jan 23, 2025 |
moda.it | Maurizio Fiorino
Anni fa, François Brunelle è entrato in un bar dove il menù offriva soltanto vino bianco e rosso. Non sapendo quale scegliere, ha chiesto al bartender di decidere per lui e quest’ultimo, osservandolo, gli ha detto che solitamente beveva vino rosso. «Allora gli ho chiesto se ci conoscessimo, e lui mi ha risposto di sì, ero un cliente abituale. Beh, invece era la prima volta che mettevo piede in quel bar, mi aveva scambiato per un uomo che mi somigliava molto», racconta il fotografo.
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Dec 1, 2024 |
moda.it | Maurizio Fiorino
Immaginate uno degli aspetti più controversi degli Stati Uniti d’America, ovvero il cibo spazzatura, e trasformatelo in un’opera d’arte. È quello che ha fatto il pittore Noah Verrier, 44 anni, che vive a Tallahassee, in Florida, ed è diventato celebre nel mondo dei social per le sue nature morte che raffigurano junk food. Qualche mese fa, una rivista d’arte lo ha soprannominato il Manet del McDonald’s e lui, a sentirsi chiamare così, scoppia in una risata.
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Nov 13, 2024 |
moda.it | Maurizio Fiorino
Qualche anno fa, in quello che è stato il mondo pre-Covid, i brand di lusso si sono ritrovati davanti a un bivio: perché comprare solo pagine pubblicitarie quando, con la stessa cifra, si può pubblicare un’intera rivista? Erano gli anni, per intenderci, in cui Acne lanciava la sua Acne Paper, pubblicazione che non menzionava mai i capi del brand ma che, attraverso la scelta dei contenuti e l’aspetto minimal, comunicava, ai lettori, i propri ideali.
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Oct 1, 2024 |
moda.it | Maurizio Fiorino
È stato uno dei settimanali più radical, ma non chic, dello scorso secolo. O meglio, un’impresa giornalistica chiassosa e sopra le righe, capace di rivoluzionare, in tutti i sensi, il modo in cui leggiamo e intendiamo le notizie. Parliamo, ovviamente, del The Village Voice – per gli amici, il Voice – che Tricia Romano, giornalista che ci lavorò per otto lunghi anni, ha raccontato in un volume da poco pubblicato negli Stati Uniti dal titolo The Freaks Came Out to Write (PublicAffairs).
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Sep 29, 2024 |
moda.it | Maurizio Fiorino
Questa storia ha inizio con un’altra storia, che proveremo a riassumere così: siamo alla fine degli anni Novanta e Jason Coles è un creativo che lavora nello sport. Un giorno, si ritrova a dover scrivere un libro su Jacques Chassaing, il leggendario designer di Adidas. «Fu proprio lui a consigliarmi un suo amico per la parte artistica e quell’amico», ricorda con emozione, «era Peter Moore. Si dice che non dovresti mai lavorare con i tuoi eroi ma, nel caso di Peter, ogni giorno era una lezione».
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Sep 15, 2024 |
ilsecoloxix.it | Maurizio Fiorino
Gran parte della scena fashion londinese, ha detto Sarah Mower, non è nata per caso ma era già radicata nelle serate dei club. Sottoculture, in pratica: ecco come risponde, la città, all’annosa domanda delle domande, quella che tutti, prima o poi, si sono posti: cos’ha, Londra, che Parigi, Milano e persino New York non hanno? Mower, che è una critica di moda, l’anno scorso ha affrontato la questione allestendo un’intera mostra al Design Museum.
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Sep 15, 2024 |
lasentinella.gelocal.it | Maurizio Fiorino
Gran parte della scena fashion londinese, ha detto Sarah Mower, non è nata per caso ma era già radicata nelle serate dei club. Sottoculture, in pratica: ecco come risponde, la città, all’annosa domanda delle domande, quella che tutti, prima o poi, si sono posti: cos’ha, Londra, che Parigi, Milano e persino New York non hanno? Mower, che è una critica di moda, l’anno scorso ha affrontato la questione allestendo un’intera mostra al Design Museum.
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Sep 15, 2024 |
laprovinciapavese.gelocal.it | Maurizio Fiorino
Gran parte della scena fashion londinese, ha detto Sarah Mower, non è nata per caso ma era già radicata nelle serate dei club. Sottoculture, in pratica: ecco come risponde, la città, all’annosa domanda delle domande, quella che tutti, prima o poi, si sono posti: cos’ha, Londra, che Parigi, Milano e persino New York non hanno? Mower, che è una critica di moda, l’anno scorso ha affrontato la questione allestendo un’intera mostra al Design Museum.
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Sep 15, 2024 |
repubblica.it | Maurizio Fiorino
Gran parte della scena fashion londinese, ha detto Sarah Mower, non è nata per caso ma era già radicata nelle serate dei club. Sottoculture, in pratica: ecco come risponde, la città, all’annosa domanda delle domande, quella che tutti, prima o poi, si sono posti: cos’ha, Londra, che Parigi, Milano e persino New York non hanno? Mower, che è una critica di moda, l’anno scorso ha affrontato la questione allestendo un’intera mostra al Design Museum.