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1 week ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Per la prima volta dal 2020, l’aiuto pubblico allo sviluppo, già su livelli insufficienti, diminuisce invece che aumentare, tradendo così gli obiettivi internazionali e la lotta alle disuguaglianze.
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1 week ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Dopo la chiusura al rialzo delle Borse asiatiche (Hong Kong +2,36%, Shanghai +0,76%, Tokyo +1,27%, Seul 0,95%), anche le Borse europee stamane hanno aperto con aumenti significativi, intorno al +2%. Brillano in particolare i titoli dei semiconduttori sulla scia della pausa nei dazi americani sul comparto dell'elettronica.
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1 week ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Donald Trump mentre sta per salire sull'Air Force One - Ansa
Da un lato il tira e molla sui dazi, con perdite consistenti sui listini azionari globali, l’incertezza diffusa, la fuga dai titoli di Stato americani; dall’altro il protrarsi del braccio di ferro con la Cina, il rischio di una recessione all’orizzonte, l’indebolimento del dollaro e i primi segnali nei sondaggi di un calo di popolarità.
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2 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Lavoratori nel settore del tessile in Lesotho - Reuters
Nella nuova era del protezionismo made in Usa, quanto può resistere un modello economico di crescita basato, in molti Paesi del cosiddetto Sud globale, quasi soltanto sulle esportazioni? E siamo sicuri che quel modello avrebbe comunque ancora lo stesso futuro, quello che ha funzionato ad esempio per la Cina, forse la più grande storia di successo nella lotta alla povertà?
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2 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Nessuna una pausa in vista sui nuovi dazi Usa voluti da Donald Trump. L’ipotesi fatta trapelare oggi dal consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett su una sospensione di 90 giorni delle nuove tariffe doganali Usa è durata poco, giusto il tempo di frenare in parte a Wall Street le perdite di una giornata che si era aperta sui mercati finanziari con i crolli delle Borse asiatiche e che è proseguita con i cali dei listini europei.
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2 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Ci penseranno i mercati a suon di crolli quotidiani a far cambiare idea a Donald Trump? O sarà Trump a convincere i mercati a suon di improbabili (e disperati) appelli come quello di oggi: «Diventerete ricchi, ricchi come mai prima». Presto per dirlo, certo è che quell’incredibile atto di autolesionismo che prende il nome di “dazi” sta avendo conseguenze disastrose per le Borse globali.
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2 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
In base a cosa sono state differenziate le soglie dei dazi decise per ogni Paese dall’Amministrazione Trump? Per molti economisti i calcoli di Trump sui dazi sono stati a dir poco «grossolani». La formula di calcolo utilizzata dall'amministrazione Usa prende in considerazione il deficit commerciale di ciascun Paese con gli Stati Uniti come indicatore delle sue presunte “pratiche sleali”. Questo viene poi diviso per la quantità di merci importate negli Usa da quel Paese.
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4 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Ci sono anche 500 milioni di euro di investimenti in ambito tech e l’assunzione di 400 persone con competenze nelle nuove tecnologie, nel digitale e nell’analisi dei dati nel nuovo piano triennale strategico di Unipol, approvato dal cda sotto la presidenza di Carlo Cimbri. L’obiettivo del secondo gruppo assicurativo del mercato italiano è di aumentare la produttività, anche attraverso soluzioni di intelligenza artificiale e il potenziamento delle piattaforme tecnologiche.
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4 weeks ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Una ragazzina Rohingya, con il fratellino, in una struttura di cura in Bangladesh finanziata da Usaid e ora a rischio chiusura - Reuters
Nella sconfinata e brulla savana della Karamoja, lì dove l’Uganda è già quasi Kenya e l’allevamento di bestiame è questione di vita o di morte per tribù di pastori che fronteggiano la prima linea del cambiamento climatico, le conseguenze dei tagli agli aiuti internazionali sono già arrivate.
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1 month ago |
avvenire.it | Paolo M. Alfieri
Nel 2024 "il volume totale del debito sovrano e del debito delle imprese ha superato i 100.000 miliardi di dollari su scala mondiale". E' quanto risulta dal Rapporto sul debito globale dell’Ocse, secondo cui "dopo essersi temporaneamente contratti per effetto dell'inflazione i rapporti debito/Pil hanno ripreso ad aumentare” in numerosi Paesi Ocse. Nell'insieme della zona Ocse, il rapporto è passato dall'82% (54.000 miliardi di dollari) nel 2023 all'84% (55.000 miliardi di dollari) nel 2024.