TrevisoToday

Sep 28, 2024 | trevisotoday.it | Manuela Donà

Il 29 settembre giorno di S. Michele nella tradizione contadina veneta si cambiava casa, si traslocava e coloro che giungevano nella nuova corte, erano accolti da chi già vi risiedeva con un bel piatto di gnocchi, fumanti, conditi con burro, zucchero e cannella. Questa usanza di benvenuto era considerata foriera di buona sorte, infatti, chi mangia gnocchi il dì di S. Michele avrà soldi tutto l'anno, viene considerato il piatto antico dell'abbondanza e della condivisione.

Sep 27, 2024 | trevisotoday.it | Nicola Cendron

Forse ha tentato di farla finita, facendosi inghiottire dalle acque gelide del Brenta. Le sue urla, disperate, mentre era aggrappata al ramo di una pianta, sono stato fortunatamente sentite da un ristoratore, il cui intervento è stato fondamentale per salvarle la vita. L'episodio è avvenuto a Enego, nella Valbrenta, e ha visto come protagonista una 60enne trevigiana.

Sep 27, 2024 | trevisotoday.it | Denis Barea

Erano quasi le 7 e mezza della mattina quando Renzo Donà, un 42enne di Quinto di Treviso, venne travolto e ucciso da un muletto che stava operando nell'area della fungaia alla Agrifung di via Pescatori a Musano di Trevignano. Per quell'incidente sul lavoro, avvenuto il 15 aprile del 2019, oggi 27 settembre è iniziato il processo che vede sul banco degli imputati F.F. (difeso dall'avvocato Piero Barolo), accusato di omicidio colposo, l'operaio che era alla guida del macchinario.

Sep 27, 2024 | trevisotoday.it | Denis Barea

Verrà effettuata dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto l'autopsia dell'89enne Giancarlo Gaio e della 82enne Cesira Bianchet, trovati morti nella mattinata di ieri, 26 settembre, all'interno della loro casa nella frazione di Calmaggiore di Sopra nel Comune di Tarzo. Il pubblico ministero Gabriella Cama conferirà l'incarico forse già domani 28 settembre. Ma sulla tragedia che ha sconvolto l'intera comunità non ci sono dubbi: si è trattato di un omicidio suicidio.

Sep 27, 2024 | trevisotoday.it | Denis Barea

Lo aveva già scritto nella perizia il consulente del pubblico ministero Michele Permunian: Massimo Pestrin, il 51enne di Paese che il 3 maggio del 2023 ha freddato con 11 colpi di pistola il fratello Lino e la cognata Rosanna Trento, al momento di fare fuoco era capace di intendere e volere. E la sua versione, quella di avere sparato senza ricordare la ragione né l'episodio specifico, sarebbe solo una finzione.