laRegione

Located in Bellinzona, the capital of the Italian-speaking canton of Ticino, 'laRegione' is a daily newspaper that serves over 100,000 readers across Switzerland six days a week. Established in 1992 through the merger of two long-standing publications, 'Il Dovere' (founded in 1878) and 'L'Eco di Locarno' (launched in 1935), we have rapidly become a reliable source for news on regional, national, and international topics, as well as economics and sports.

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New York non è più la città che non dorme mai

1 day ago | laregione.ch | Gina Di Meo

La città che non dorme mai rischia di andare a letto presto. New York sta facendo fatica a tenere il passo con la reputazione che gli deriva dal nickname, ‘The City that Never Sleeps’, perché la sua nightlife finisce alle 2 del mattino nella maggior parte dei casi. Sono ormai una manciata di fortunati i bar che riescono a stare aperti fino alle 4 e i motivi sono diversi.
Santo Maradona

5 days ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegioneA dodici anni di distanza dall’ultima visita, Napoli è cambiata, i suoi santi sono cambiati. Laddove, allora, si trovavano ovunque simulacri popolari di Totò, Troisi e Pino Daniele, oggi a farla da padrone è l’icona di Diego Armando Maradona, patrono dei senza nome.
Alla rivoluzione col burocrate

1 week ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Pretendere di andare alla rivoluzione sulla Due Cavalli, con al volante i rivoluzionari veri, forse è troppo di questi tempi. Soprattutto in Europa.
Trump e quell’irresistibile voglia di terzo mandato

2 weeks ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Donald Trump alla Casa Bianca non fino al 2028, ma per quattro anni in più: fino al 2032. All’inizio sembrava solo una battuta, una provocazione. Una di quelle a cui ha abituato la platea: l’annessione della Groenlandia, il Golfo d’America, Gaza la Miami del Mediterraneo, il licenziamento in tronco di chi non osanna il capo.
Marine Le Pen e la storiella della cavalletta mutilata

3 weeks ago | laregione.ch | Stefano Piri

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La misera Kristi e i poveri cristi

3 weeks ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Nel 1904, a St. Louis, in Louisiana, durante i terzi Giochi olimpici dell’era moderna, gli americani pensarono bene di organizzare un’Olimpiade parallela portando da tutto il mondo popoli ritenuti inferiori (dai Sioux ai Pigmei, dai Patagoni agli Inuit) per poi ridicolizzarli davanti al pubblico facendoli gareggiare in discipline di cui nemmeno conoscevano le regole. Mostrando così, artatamente, la prova provata della loro inferiorità intellettuale, fisica, morale.
Indietro, mio Prodi!

3 weeks ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Pochi giorni fa è rimbalzata dall’Italia un’immagine tutta sbagliata, da qualunque parte la si guardi. E che spiega molto bene la deriva dell’informazione attuale, passata dal voler far capire cosa pensa e vorrebbe dire l’intervistato di turno al metterlo all’angolo e in difficoltà per estorcergli le risposte che fanno comodo all’intervistatore.
Prepotenze mondiali

1 month ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

“Avere sempre ragione, andare sempre avanti calpestando tutto e non dubitare mai, non sono queste le grandi qualità con cui la stupidità prende il sopravvento nel mondo?”, si chiedeva, nel 1848, W. M. Thackeray, nel suo ‘Vanity Fair’. ‘La fiera della vanità’ è la storia di un mondo senza eroi (non a caso, il sottotitolo è ‘A Novel without a Hero’) con un coro di comprimari che copre tutti i vizi e le virtù del genere umano.
Nella terra di nessuno

1 month ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Come in ogni trincea che si rispetti, anche in quella dialettica scavata tra favorevoli e contrari al piano di riarmo europeo resta nel mezzo una terra di nessuno: sotto tiro da entrambi i lati e quindi spopolata, abbandonata per non finire nel fuoco incrociato delle parole, sempre più rabbiose e aggressive, al di là del livello di bellicismo-pacifismo di chi le pronuncia.
Lo stato della disunione

1 month ago | laregione.ch | Roberto Scarcella

Fedele al concetto per cui più parli, meno cose sensate hai da dire, Donald Trump ha imperversato al Congresso per quasi un’ora e quaranta, sfiorando i 100 minuti (il vecchio record, di Bill Clinton, era di 89). Prima che Trump aprisse bocca, molti si erano affrettati a dire che il suo non sarebbe stato tecnicamente un Discorso sullo stato dell’Unione (che si tiene dal secondo anno in carica al fine di illustrare i risultati del proprio operato).